Malpensa diventa una porta molto trafficata per raggiungere New York dall’Italia. Con l’arrivo della compagnia aerea del Golfo, Emirates che dal primo ottobre debutterà con il collegamento giornaliero Dubai-Milano-New York, la concorrenza su questa rotta sta diventando affollata. I principali carrier che già ora sono presenti a Malpensa con voli diretti sugli aeroporti newyorkesi Jfk e Newark Airport sono scesi in campo con più voli e più servizi. «L’arrivo di Emirates sta rimescolando le carte» è il commento prevalente tra gli addetti ai lavoro. Sta di fatto che con l’avvio della prossima stagione invernale a partire dal 27 ottobre lo scalo milanese si troverà con 14 voli in più verso New York e Miami, portando i collegamenti settimanali a 42 one way (84 se si considera anche il volo di ritorno). Una rotta strategica per la clientela business, ma anche per il traffico leasure: nei primi otto mesi dell’anno l’incremento dei passeggeri che scelgono Malpensa […]
di Mara Monti – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/lJZDj
Archivio per settembre 2013
Con Emirates arriva il Dubai-Malpensa-New York. Così Milano torna hub per gli Usa Leave a comment
Arretratezza culturale e pessimi investimenti 1 comment
Cobra-Opel, clienti senz’auto pronti a unirsi
BRESCIA | 08:58
Spuntano i nodi di finanziamento e passaggio proprietà. Il gruppo: a disposizione per risolvere i problemi
Giova ricordare pure in provincia di Brescia ci sono circa 3 morti in incidenti stradali ogni giorno e la cosa viene fatta passare come “normale”.
Talvolta ci lamentiamo degli extracomunitari ma, a mio parere, i veri extracomunitari siamo noi bresciani.
Provocazione in val di Susa? Leave a comment
Il Viminale invia altri 200 militari in Val di Susa
Tav: pugno di ferro del governo. Le Nuove Br: serve salto in avanti”
La mia impressione è che le fantomatiche ‘nuove BR’ siano una creazione dei poteri forti europeisti per alzare il livello dello scontro e cercare di portare i valsusini dalla parte del torto. Come vi ho spiegato già, la Torino -Lione è una tratta delle rete del super-stato europeo dittatoriale in fase di costruzione. (Se avete notato, le Brigate Rosse o i Centri Sociali non hanno mai attaccato le banche o le raffinerie di petrolio).
A cosa serve la TAV Torino Lione
Tav, Alfano al cantiere: “Avanti a prescindere da colore del governo”
Come vedete il progetto di superstato europeo dittatoriale ha tolto la mschera alla falsa alternativa destra-sinistra. I politici non contanonulla come Beppe Grillo che è stato adestratoa dare la colpa ai politici.
Ancora chiusure in Piemonte Leave a comment
di Gabriele Cattane
TORINO – “Da domenica 8 Settembre 2013, la circolazione dei treni sulla Vercelli – Casale Monferrato sarà sospesa.” Con queste parole Trenitalia comunica al pubblico la decisione della Regione Piemonte di sospendere per motivi economici il servizio ferroviario sulla linea Vercelli – Casale.
La tratta era già candidata alla chiusura insieme alle altre 12 linee sospese nel giugno del 2012 ma, grazie anche all’intervento delle Istituzioni Locali, si era deciso di proseguire il servizio ferroviario. Questa scelta è durata ben poco: dopo molte voci e indiscrezioni, la Regione ha comunicato la drastica decisione di chiusura del servizio oltre a qualche taglio alle corse notturne del servizio SFM 3 Torino-Susa/Bardonecchia.
Complice la classica sospensione estiva, il piano della Regione è attuato ormai da metà giugno: per tutta l’estate la linea piemontese non ha visto transitare un solo treno in servizio commerciale e, molto probabilmente, non ne vedrà mai più. La linea, aperta nel 1857, negli ultimi anni era servita quasi esclusivamente da treni regionali Vercelli – Casale, con qualche sporadico prolungamento fino ad Alessandria; nel 2003 furono eliminate dal servizio viaggiatori tutte le fermate intermedie: Asigliano Vercellese, Pertengo, Rive, Balzola Martinetta.
Si salva la Novara-Varallo, anch’essa al centro di discussioni sui costi d’esercizio. La Regione, con una nota inviata alle amministrazioni, si è detta pronta a lavorare per un progetto di mantenimento della linea Valsesiana che insieme alla Torino – Torre Pellice e Alessandria Ovada saranno liberalizzate e quindi messe a gara.
COMMENTO Che dire, l’insipienza della politica unita alla disonestà degli italiani che si vendono ai petrolieri fanno quadrato. Le ferrovie furono, l’ho spiegato, il marchio di fabbrica dell’unità d’Italia. Adesso c’impongono l’unità d’Europa senza ferrovie locali. Magno gaudio dei trafficanti di oro nero. Con l’automatizzazione del traffico, e l’impoverimento della popolazione, molte delle ferrovie chiuse avrebbero un tornaconto economico. Non nell’italia terminale evidentemente. E come si potrebbe in un paese a sovranità limitata?
Marchionne: a Mirafiori riassorbiremo tutti. Le Alfa Romeo? Mai fuori dall’Italia 1 comment
Marchionne: a Mirafiori riassorbiremo tutti. Le Alfa Romeo? Mai fuori dall’Italia
Ovvio che ciò che dice Sergio Marchionne è l’ennesima grassa bugia. L’industria dell’auto di massa è finita in Italia come l’Italia stessa. Rimarranno solo le produzioni d’elite come Ferrari, Lamborghini e poco altro.
Se Marchionne fosse un personaggio credibile, avrebbe già investito nell’auto elettrica. A livello di auto cittadine, da impiegare per spostamenti a breve raggio tipo andare a fare la spesa, portare i bambini a scuola, andare al lavoro, la tecnologia della trazione solo elettrica è già competitiva. Modelli come Fiat 500 e Fiat Panda potrebbero avere successo potendo essere ricaricati comodamente in garage senza inseguire le fantomatiche “colonnine” di ricarica in giro.
La Nissan Leaf ha una velocità massima testata di 147 km/h e un’autonomia di marcia reale di 90-95 km. Se la casa italiana producesse una 500 con simile prestazioni a 20 mila euro contro i 35 mila della Leaf, avrebbe successo. Chi abita in campagna a 3-5-7 km dal centro abitato dove si trovano scuole, farmacia, negozi, bar, pizzerie, ufficio postale, stazione ferroviaria ecc. avrebbe convenienza ad avere un’auto elettrica che potrebbe ricaricare in garage.
Benzina a tre euro il litro? Leave a comment
Come vi ho sempre detto nei miei vari blog, i poteri occulti globali stanno pianificando una terza guerra mondiale che probabilmente sta per iniziare con l’intervento in Siria ed esploderà definitivamente verso il 2015-2017 portando al NWO (Nuovo Ordine Mondiale) attorno al 2020.
Vediamo di capire il riscontro immediato sui prezzi dei carburanti.
L’Onu accusa Assad: crimini contro umanità
Enrico Letta aveva dichiarato qualche giorno fa: “Mai in Siria senza l’ONU” ma come avevo spiegato subito, era tutta una pantomima quindi andremo anche noi alla guerra la quale provocherà esodi biblici di disperati che dovremo accogliere comunque.
Arriva l’anagrafe dei benzinai chiuderanno 5 mila distributori
Siccome il conflitto imminente innescherà uno shock petrolifero, il prezzo dei carburanti salirà alle stelle, almeno in certi momenti speculativi. Per questo i petrolieri, cui attraverso il gruppo Aspen fa riferimento Letta, stanno studiando come contenere il prezzo della benzina (in sfavore della trazione elettrica). Tenendo condo che le tasse statali, le “accise”, non possono essere ridotte per l’enorme esborso per finanziare la guerra in Siria. Cercano quindi di scaricare i risparmi sui gestori di pompe di benzina. Quindi, preparatevi ad un grande aumento del prezzo dei carburanti nei prossimi mesi invernali, dato che tentare di ridurre il numero dei benzinai in Italia è come tentare di ridurre lo stipendio dei parlamentari.
Siria, accordo Usa-Russia: entro una settimana consegni lista armi
Queste sono scaramucce iniziali, evidentemente fa ancora troppo caldo per iniziare una guerra in medioriente.
Militari, addio ai limiti minimi di altezza
Per quanto mi riguarda, non posso che suggerire, se possibile di impegare i mezzi di trasporto pubblici e di passare ai veicoli a trazione solamente elettrica:
Vantaggi dei veicoli elettrici
Biciclette e scooter elettrici
Sperando che si tratti di fantapolitica, è comunque importante comunciare a pensare ad una società liberata dal petrolio.
Niente soldi per salvare i treni dei pendolari 5 comments
Il Consiglio Regionale delle Lombardia ha votato all’unanimità la mozione presentata da Antonio Girelli del Pd, impegnandosi dunque a trovare una soluzione per non sopprimere le 8 corse di Trenitalia sulla tratta Milano – Verona – Venezia. Di fatto però la Giunta lombarda, pur manifestando la propria disponibilità a salvaguardare le corse, ha ribadito la mancanza di fondi.
«Le 8 corse da sopprimere – ha spiegato l’assessore a Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno – svolgono un ruolo fondamentale, dal momento che trasportano 10mila persone al giorno. Se la Lombardia dovesse scegliere di pagare in proprio la tratta Milano-Verona di queste otto corse, dovremmo sopportare altri costi per 4 milioni di euro all’anno».
Soldi che però al momento non ci sono. «Se siamo in questa situazione – ha evidenziato Del Tenno – lo dobbiamo soprattutto ai feroci tagli dei trasferimenti da parte del Governo centrale. Il nostro intento è quello di aiutare le altre Regioni, non di vederle come un ostacolo, ma noi proprio non possiamo sostituirci allo Stato».
La linea ferroviaria Milano – Verona – Venezia è tra le più frequentate della Lombardia, con una media di 36mila viaggiatori al giorno. Ventiquattro corse al giorno sono svolte da Trenord sulla linea Milano – Verona e pagate dalla Lombardia. Ulteriori 8 corse sono svolte da Trenitalia sulla linea Milano-Verona-Venezia e pagate dal Veneto. Da dicembre 2013 Regione Veneto intende sopprimere unilateralmente la tratta Milano-Verona delle proprie 8 corse. Con i soldi risparmiati grazie a questo taglio, Regione Veneto intende finanziare il potenziamento del servizio sulla tratta Verona-Venezia». (Giornale di Brescia)
COMMENTO Come vi ho spiegato tante volte, l’Italia è in mano ai petrolieri amaericani e anche Roberto Maroni è un loro pupazzo. Nel 2014 parte la Brebemi e loro vogliono che la gente vada in macchina a Milano consumando carburante e pneumatici che sono fabbricati col petrolio. Ci vogliono fare diventare come gli USA dove, se uno non ha il mezzo privato, è perduto.
Treni, «criticità risolte entro il mese e nessun taglio Mi-Ve Trenord» Leave a comment
Regione Lombardia, Rolfi: “chiediamo di di scongiurare la soppressione di quattro coppie di convogli sulla linea Milano – Brescia”
Le criticità che si sono riscontrate sulla tratta ferroviaria Brescia-Bergamo-Milano saranno risolte entro la fine del mese di settembre». Lo ha assicurato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione.
«Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale rotabile – ha spiegato Del Tenno – segnalo di aver già preso provvedimenti e di aver sollecitato un intervento di Trenord. L’azienda mi ha assicurato che la situazione si regolarizzerà entro la fine del mese». L’assessore ha inoltre spiegato che, con il nuovo contratto di servizio, è stata resa più severa anche la soglia del bonus. Per quanto riguarda la frequenza delle corse, già ieri nelle fasce di punta circolava un treno ogni 30 minuti (con ulteriori corse aggiuntive sulla direttrice 15 Bergamo-Milano via Treviglio). «Sono consapevole – ha detto ancora Del Tenno – che alcune tratte presentano, soprattutto in alcuni momenti della giornata, evidenti criticità. Regione Lombardia vigila costantemente sul servizio e in particolare su Trenord, cercando di rendere l’azienda sempre più responsabile e presente».
COMMENTO Non è un problema di ‘criticità’ , è questione di mettere treni quando servono, con la frequenza che serve a prezzi accessbili. Il resto è discorso da politicanti.
Lista di microcar – miniauto con motore elettrico 1 comment
Il dato notevole che emerge dall’avvento sulla scena delle vetturette elettriche, guidabili a 14 anni con patentino, è che esse hanno sia prestazioni, sia prezzo, sia autonomia di marcia paragonabili alle corrispondenti versioni che montano di norma un rumoroso bicilindrico Diesel da 500 cc. Diversamente dalle automobili “vere” a trazione solo elettrica che hanno prestazioni inferiori e costo superiore ai corrispettivi modelli benzina o gasolio. Quindi, si può ben dire che un mercato delle miniauto “senza patente” alimentate a corrente sia già “maturo”.
Una lista di quadricicli leggeri a trazione elettrica disponibili sul mercato italiano:
- Tasso Bingo elettrica TC
Giudizio sommario: Prezzo abbordabile, linea datata. - GLSmotors E1 (altri nomi e marchi per la medesima vettura)
Giudizio sommario: Buon rapporto qualità/prezzo. - Estrima Birò
Giudizio sommario: Un esercizio di stile poco utile. - Renault Twizy 45
Giudizio sommario: Un esercizio di stile poco utile. - Aixam City elettrica
Giudizio sommario: Discreto rapporto prezzo/qualità. - Aixam Coupè elettrica
Giudizio sommario: Lo “stato dell’arte”, ma si paga. - GreenGo Icaro elettrica
Giudizio sommario: Buon prezzo per un modello nuovo.
L’elenco è incompleto, prego i visitatori di segnalare altri modelli da aggiungere a questa lista.
Metrò, oltre 5 milioni di passeggeri in sei mesi 3 comments
La metropolitana di Brescia compie sei mesi e li festeggia superando quota 5 milioni di passeggeri trasportati. Un dato che fa ben sperare la società di gestione, MetroBrescia, sul raggiungimento di quota 10 milioni di viaggiatori nei primi 12 mesi di esercizio del nuovo mezzo di trasporto, così come stabilito dal contratto di servizio sottoscritto con Brescia Mobilità.
In media in marzo hanno viaggiato in metropolitana 30 mila passeggeri al giorno, saliti a 40 mila tra aprile e maggio, quando l’orario d’esercizio è stato esteso dalle 5.15 alle 22.30. Nel periodo estivo si è poi registrata una flessione, con una media di 20 mila utenti tra giugno e luglio e 18 mila in agosto.
In occasione della prima domenica ecologica, il 10 marzo, gli utenti del metrobus sono stati 90 mila e nel giorno dell’arrivo a Brescia del Giro d’Italia, il 26 maggio, si è toccata addirittura quota 170 mila. Numeri che testimoniano non soltanto la curiosità dei bresciani per il nuovo mezzo di trasporto, ma anche la loro progressiva fidelizzazione.
Negli ultimi mesi si è quindi cercato di rendere le stazioni sempre più accoglienti e funzionali: installando panchine, distributori di cibo e bevande e gigantografie storiche. «Entro settembre le completeremo con la pubblicità istituzionale appositamente pensata per il metrobus – continua il presidente di Metro – e stiamo individuando dei siti adeguati per fare musica nelle stazioni».
Determinante sarà inoltre la capacità di attirare un maggior numero di viaggiatori dall’hinterland. A tal proposito sono stati già predisposti titoli di viaggio integrati, che consentono all’utenza di muoversi con i mezzi pubblici anche nei 14 Comuni contermini al capoluogo, e verrà potenziata la ricettività del capolinea di Sant’Eufemia. Sarà infatti creato nei prossimi mesi un parcheggio scambiatore su due livelli .
Positiva secondo MetroBrescia anche la sperimentazione dell’orario prolungato, dal 5 luglio, nei fine settimana fino alla mezzanotte o in occasione di eventi e concerti fino all’una. In media sono stati infatti trasportati 700 passeggeri a serata, ma durante i concerti del 16 e 18 luglio (Fedez e Zucchero) si sono diretti alla stazione di piazza Vittoria rispettivamente 1.200 e 2 mila persone. (Giornale di Brescia)
COMMENTO Prima di tutto, bisogna stabilire se i dati sui passeggeri sono reali. In secondo luogo, non conosciamo l’esatto costo di esercizio quotidiano, per cui non è possibile fare raffronti sull’economicità. La cosa che ho notato ultimamente, e da me abbondantemente preannunciata, è che stanno sparendo i controlli per cui la Metrò. BS è aperta ai passeggeri clandestini. Quanti dei 5 milioni di passeggeri hanno pagato il biglietto?