Archivio per luglio 2012

Puglia, al via l’elettrificazione a Sud-est   Leave a comment

Sono finalmente stati avviati, a partire dalla Stazione di Valenzano, i lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria fra Bari e Martina Franca, nel tarantino. Il progetto di 74 milioni di euro, finanziato attraverso il Programma Operativo Fesr 2007-1013, punta a incrementare e migliorare la circolazione ferroviaria lungo la linea Bari-Taranto delle Ferrovie del Sud-Est, ancora a singolo binario e attualmente servita con locomotive a propulsione diesel. L’opera, finanziata con i fondi Cipe, dovrebbe essere conclusa entro il 2013. La circolazione ferroviaria nell’ambito dell’area a sud della città di Bari è attualmente regolata con un servizio a singolo binario con locomotive a propulsione diesel. I lavori di elettrificazione consentiranno l’impiego di locomotori a trazione elettrica con conseguente incremento della potenza delle motrici, della velocità e della prestazione dei convogli. Nel contempo si avranno benefici economici in termini di consumi energetici, riduzione dei costi di manutenzione e abbattimento dei fattori inquinanti.

Fonte: http://www.trasportando.com/2012/puglia-al-via-l%E2%80%99elettrificazione-a-sud-est/

Pubblicato 30 luglio 2012 da Albino Galuppini in Buone Notizie, Trazione Elettrica

Se c’è una cosa che mi fa imbufalire…   2 comments

…è vedere treni diesel circolare su tratte dotate di elettrificazione. Questo avviene in estate quando forse c’è meno traffico e si impiegano littorine diesel inispecie dell’infinita serie ALn xxx.
Ma io dico: con tutto il materiale rotabile elettrico prodotto, perché non riutilizzarlo una volta ristrutturato e adeguato alle nuove tecnologie e nuovi standard di confort? Per esempio le automotrici ALe 801?
Ho visto che perfino le orribili carrozze “vicinale piano ribassato” risalenti agli anni 60 sono state ammodernate e rimesse in circolazione.
Mi domando perché bisogna impiegare rumorosi e inquinanti (e caldi) diesel dove c’è la linea aerea.

Pubblicato 28 luglio 2012 da Albino Galuppini in Lamentazioni Ferrate, Trazione Elettrica

Gli Stati Uniti d’Europa   Leave a comment

Draghi: «La Bce pronta a qualunque cosa
per salvare l’euro. E questo basterà»

A fondo di un articolo dall’inquietante titolo di cui sopra trovo questo commento sul Corriere della Sera online:

Basta raccontare faovle ai cittadini europei..
26.07|12:52 frapema@hotmail.com

L’Europa è un carrozone mangia soldi, che predica bene e razzola male. I cittadini europei finanziano una classe politica europea affollata e inconcludente, una banca centrale che non è centrale di nulla essendo soggetta alle restanti ventisette banche centrali. Francia Italia insieme hanno metà dei deputati e senatori che hanno gli Stati Uniti d’America. Non esiste un esercito comune, non esiste una politca estera comune, non esiste un fisco comune, uno stato sociale comune. Di comune c’è solo il parassitismo della sua burocrazia. A questo devono ribellarsi i cittadini europei prima ancora che al parassitismo della politica interna nei rispettivi paesi. I tedeschi non si facciano imbrogliare, chiediamo gli Stati uniti d’Europa tutti insieme. Più risorse per il lavoro produttivo meno per inutili convegni e vertici del nulla. Dopodichè ciascun paese pagherà il suo debito ma, sgravato dalla zavorra Europa, sarà più facile onorarlo.

Ho sempre avuto il sospetto, o meglio la certezza, che molti commenti agli articoli del giornale di via Solferino (sigh!) pro-Monti, pro-Obama, pro-Euro, pro-Europa siano inventati di sana pianta da agenti dei poteri forti globalisti che si celano dietro al quotidiano. Un po’ come certi profili-esca in siti per cuori solitari.
Nondimeno poniamo che il commento sopra sia autentico. Ma di un’abissale ignoranza di questo commentatore da fare venire i brividi alla lettura.
Il piano di Draghi e di Monti è proprio quello che il lettore auspica. Farci diventare come gli USA: uno stato senza democrazia reale, dissanguato dal costo dell’”esercito comune” e della “politica estera comune”. Perciò meno risorse per il lavoro, in America questo demente di commentatore non sa, o finge di non sapere, che gli ammortizzatori sociali non ci sono, in America ti licenziano una settimana con l’altra e non esistono ne pensioni sociali, né (quasi) d’invalidità, tantomeno cassa integrazione e mobilità. Laggiù chi non lavora non mangia. Per ciò la solerte Fornero sta sistematicamente smantellando lo stato sociale per farci assomigliare agli Stati Uniti. Questo coglione inoltre dice “non esiste un fisco comune” in Europa. In USA non c’è, infatti, un fisco comune essendo uno stato ultrafederale, perché dovrebbe esistere in Europa?
Invece gli eurobond sono stati studiati per fare il debito comune in modo da costringere i paesi ricchi a sobbarcarsi il fardello debitorio dei PIGS in nome della moneta unica, altro che “ciascun paese pagherà il suo debito”. Per non dire che l’accorpamento dei piccoli comuni e l’abolizione della democrazia dal basso prelude alla cancellazione della assistenza domiciliare per anziani soli e bisognosi abbandonati a loro stessi. Gli Stati Uniti d’Europa significano anche totale privatizzazione della sanità, della scuola pubblica, all’università ci andrà solo chi ha i soldi a meno di non ottenere una borsa di studio per merito. Nella “più grande democrazia del mondo” la gente cerca risposte ai propri sintomi fisici in internet perchè non ha i soldi per permettersi il medico di base. E desertificazione dei trasporti pubblici in cui rimarranno in piedi solo quelli che fanno gola ai privati per il loro lucro e interesse. Se non hai l’auto sarai perduto. La nuova legge elettorale in Italia è al palo poiché il vero potere ne trama una ancora più schifosa del “porcellum” ma non sa come giustificare la cosa di fronte all’opinione pubblica. I vari “direttori” e “columnist” dei miei stivali di Repubblica, Corsera, Stampa e Sole non hanno ancora escogitato una storiella abbastanza plausibile tale da giustificare la totale abolizione della democrazia in Italia.
Questa è la quinta essenza degli Stati Uniti d’Europa. Peccato siano in pochi a rendersene conto, mica favole.

Presidente Provincia Perugia: senza fondi strade bianche   Leave a comment

«Senza risorse si torna alle strade bianche delle mitiche sfide Coppi-Bartali, niente asfalti. Al rischio paventato della non riapertura delle scuole medie superiori a settembre si aggiunge quello della possibile chiusura o rimozione del manto di asfalto delle strade gestite dalla Provincia di Perugia». È quanto dichiarato dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Vincio Guasticchi, che porterà la questione viabilità, domani, all’attenzione dell’assemblea dei Presidenti delle Province Italiane a Roma.

«La spending review sta creando disagi notevoli al nostro Ente – afferma Guasticchi – che non dispone più delle risorse sufficienti da investire neanche nella manutenzione ordinaria delle strade. Al danno si aggiunge la beffa perché, secondo il decreto Salva Italia, la gestione della viabilità dovrebbe essere la principale delega delle future province». Nel merito l’assessore provinciale alla viabilità, Domenico Caprini, precisa che «la Provincia ha competenza su 3mila chilometri di strade (tra provinciali regionali) per la cui manutenzione servirebbero 50 milioni di euro. La disponibilità nel bilancio 2012 è di appena 1,7 milioni di euro che saranno ulteriormente decurtati nel corso dell’anno. La conseguenza di questa grave situazione potrebbe essere quella di andare verso la chiusura di alcune strade o addirittura lo smantellamento del manto di asfalto con il ritorno delle strade bianche. Parlando chiaramente, non siamo in condizioni di poter garantire la sicurezza stradale ai nostri utenti».

«Le soluzioni sono due – conclude Domenico Caprini – stanziare fondi specifici destinati alle sole manutenzioni che possono derivare dallo stato o dai bilanci regionali o posticipare le nuove opere per garantire una manutenzione idonea della strade già esistenti. Con queste parole sono sicuro di interpretare il pensiero e le esigenze di tutti i comuni dell’Umbria e in particolare dei cittadini».
Fonte. Sole 24ore.

Commento: basta chiedersi se in un paese allo sfascio come questo convenga insistire su strade e autostrade piuttosto che elettrificare e ammodernare le ferrovie secondarie anche dismesse per ottimizzare le risorse pubbliche.

Pubblicato 25 luglio 2012 da Albino Galuppini in Treno per Tutti

Ferrovia Como Varese: rapporto dalla seconda B   Leave a comment

Delizioso lavoro della “seconda b” della scuola V. Alfieri sulla stazione di Lurate Caccivio lungo la ferrovia dismassa Como Varese.

Pubblicato 3 luglio 2012 da Albino Galuppini in Buone Notizie, C'eran una volta l'Italia

Auto, nuovo crollo a giugno (-24,2%). Fiat: -24.42 per cento. Il mercato torna ai livelli del 1979   Leave a comment

Continua l’andamento negativo del mercato dell’auto in Italia. A giugno le immatricolazioni di nuove vetture, secondo quanto afferma il ministero dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, sono scese del 24,42% attestandosi a 128.388 unità, contro le 169.870 di un anno fa.
A maggio il mercato aveva registrato un calo del 13,90 per cento. Le immatricolazioni di Fiat Group Automobiles (Jeep inclusa) in Italia sono scese del 23,38% a 39.387 vetture, contro le 51.411 di un anno fa. A maggio le vendite del gruppo torinese avevano subito una flessione dell’11,24 per cento.

fonte: Sole 24ore Motori

Pubblicato 2 luglio 2012 da Albino Galuppini in Buone Notizie

Roberto Maroni liquida la Lega Nord   Leave a comment

Come avevo scritto ormai tempo addietro, Roberto Maroni è un uomo dei poteri forti i quali hanno macchinato per metterlo a capo della Lega Nord “senza limitazioni e senza ombre”. La prima e significativa decisione del neosegretario del Carroccio è quella di non fare partecipare il movimento alle elezioni politiche nazionali.

Vediamo perché.
Come avevo pure scritto molto tempo fa i poteri forti vogliono istituire un sistema politico bipartitico puro in cui due partiti (da noi PD e PDL) sono fintamente antagonisti ma in verità controllati entrambi dai poteri occulti. Se la Lega si presentasse nei collegi uninominali che vogliono istituire, rischierebbe di vincere in molti collegi essendo vista come unica alternativa, nel Nord perlomeno, del governo Monti diretta emanazione degli Stati Uniti. Per questo attraverso il loro agente Belsito e il “cerchio magico”, i burattinai hanno organizzato il caso “Trota” (un idiota) onde installare al vertice della Lega il loro uomo.

Il fatto da sottolineare è che, nella parvenza di democrazia che essi vogliono mantenere, nel timore che la popolazione smetta di pagare tasse e versare tributi, i poteri forti hanno bisogno di una maggioranza parlamentare qualificata (due terzi) per fare passare, anche nel senso comune, i cambiamenti costituzioneli per attuare i quali hanno bisogno del minor numero possibile di partitini “rompiscatole”. Ammesso che si voti ancora in Italia. Nel quadro del nuovo ordine globale, i partiti nazionali sono quasi inutili, figuriamoci quelli identitari, poichè il regime mondiale basato sulla finanza e sulle banche sarà di stampo nazista. Non è strano, a tal proposito, che alcuni organi di stampa, tipo il Corriere della Sera, abbiamo cominciato a scrivere che Adolf Hitler era “quasi buono”.

E in che cosa consisterebbero queste riforme?
Innanzitutto l’ammorbamento di qualsiasi forma di democrazia locale attraverso l’abolizione delle province e dei piccoli comuni e leggi come il “patto di stabilità” che legano le mani ai sindaci. Inoltre, la rinuncia ad ogni sovranità nazionale in favore del superstato dittatoriale europeo in fase di costruzione. Poi leggi per i “diritti civili” e “libertà di religione”, come le chiamano loro, ossia i matrimoni gay possibilità di adozione per coppie gay, tolleranza per la pedofilia legalizzata surrettiziamente come “orientamento sessuale libero”, libertà di droga, rimozione dei crocefissi dai luoghi pubblici e la rimozione dai programmi della scuola statale di ogni riferimento alla religione cristiana, ad esempio la Divina Commedia di Dante Alighieri.

Ma la cosa più inquietante, insistentemente chiesta da Emma Bonino, viscido agente della globalizzazione, è la legge sulla cittadinanza degli immigrati e sui rifugiati che in sostanza spalancherebbero le frontiere italiane a milioni di giovani stranieri, in particolare nordafricani, negli anni a venire. Dopo che la NATO, con il plauso della “non violenta” radicale Bonino, hanno ammazzato decine di migliaia di persone per attattere i regimi del Magreb. La penisola italiana, che ha perso la sua importanza strategica con la caduta del muro di Berlino, viene impiegata come “campo di rieducazione” al modello occidentale per giovani terzomondiali. E se qualsiasi parlamentare si opponesse, verrebbe reso ineleggibile con una condanna per xenofobia o simile grazie alla recente legge che rende ineleggibili i condannati in parlamento appositamente varata.

Quindi, con Maroni assistiamo al canto del cigno della Lega Nord portata in parlamento 25 anni fa da Umberto Bossi e Giuseppe Leoni. Da ora il compito di Maroni è di fare cadere Formigoni in Lombardia, preso di mira ad hoc dalla magistratura, che come conseguenza avrà forte instabilità di Cota in Piemonte e di Zaia in Veneto allo scopo di ottenere governi regionali conformi all’esecutivo centrale.
A me hanno sempre insegnato che gli uomini politici non vanno giudicati in base a ciò che dicono ma per come operano.

Fiat, 5 stabilimenti Iveco in Europa chiusi entro anno 1.075 lavoratori a casa   1 comment

Intanto Marchionne loda il premier per l’accordo di Bruxelles: «Capolavoro Monti, scongiurato disastro»
Iveco chiuderà 5 stabilimenti in Europa entro l’anno: saranno interessati 1.075 lavoratori. Lo ha reso noto Alfredo Altavilla, amministratore delegato di Iveco, durante la presentazione del nuovo camion Stralis.
IL PIANO – «Saranno coinvolte 1.075 persone – ha confermato Altavilla – stiamo negoziando con i sindacati. L’obiettivo è chiudere entro l’anno». Si tratta di stabilimenti in Austria, Germania e Francia. Quattro chiusure (Weisweill, Gorlitz, Graz, Chambery) riguarderanno il settore dell’antincendio, che verrà d’ora in poi concentrato a Ulm. Contemporaneamente sempre a Ulm sarà chiuso l’impianto che produceva i mezzi pesanti, che saranno ora concentrati a Madrid. Al contempo nel nuovo polo di Madrid dedicato ai mezzi pesanti sono previsti 1.200 posti di lavoro, di cui 500 entro il 2012.

MARCHIONNE – A margine della presentazione del camion Iveco «Stralis» Sergio Marchionne ha commentato l’accordo di Bruxelles ottenuto dal premier Monti: «Scongiura un disastro che la gente ha assolutamente sottovalutato. Monti è stato veramente un grande, ha fatto un capolavoro che a livello internazionale non credo abbiamo mai avuto nessun altro capace di farlo». «Il problema c’era, era grande», ha aggiunto Marchionne secondo il quale è uno sbaglio parlare di sconfitti o vincitori. «Quell’accordo lì è stato fatto per il bene dell’Europa, non a favore di un Paese o di un altro – ha detto – Chi fa discorsi di campanilismo sbaglia alla grande, si vanno ad aizzare reazioni che è meglio evitare. Bisogna ringraziare tutti quelli che si sono rimboccati le maniche».

Redazione Online

Pubblicato 1 luglio 2012 da Albino Galuppini in C'eran una volta l'Italia, Tototruffa