Archivio per febbraio 2013

Allarme sulle strade: quasi 3,5 milioni girano senza copertura assicurativa   3 comments

C’è davvero da preoccuparsi: i veicoli che circolano in Italia senza assicurazione obbligatoria Rc auto sono aumentati rispetto ai tre milioni stimati dall’Aci nel 2011. Lo confermano i primi dati della Polizia stradale, che ha avviato controlli mirati su tutto il territorio nazionale. Sono posti di blocco con 160-170 pattuglie schierate contemporaneamente in alcune regioni (finora sei, scelte di volta in volta), in attesa che si possano effettuare quei controlli automatici previsti un anno fa dal decreto liberalizzazioni (Dl 1/12) e finora impantanati per difficoltà tecniche e giuridiche.
Si è scelto di fare operazioni mirate (definite “ad alto impatto”) perché quello dei veicoli che circolano scoperti è diventato un problema sociale: con la crisi e il caro-Rca sempre più proprietari non possono permettersi una polizza e ci rinunciano oppure se ne procurano una falsa. Questo significa che, in caso d’incidente, il danneggiato deve rivolgersi al Fondo di garanzia per le vittime della strada, i cui conti sono peggiorati e potranno richiedere contributi maggiori da parte di tutti gli assicurati (che lo alimentano). Senza contare che, quando ci sono solo danni a cose, l’intervento del Fondo è limitato e il danneggiato non può essere soddisfatto.

Nelle prime due operazioni della Polizia stradale, svolte il 20 dicembre 2012 e il 31 gennaio scorso, la percentuale dei mezzi risultati scoperti si aggira sul 6-7%. Applicando questa percentuale all’intero parco circolante italiano (49,2 milioni di veicoli), si ottengono cifre sui 3,4 e 3,5 milioni. Non sono ancora i quattro milioni stimati dall’Aci nell’autunno 2012, ma non ci manca molto. Occorrerà poi vedere come il dato si assesterà nei prossimi mesi, in cui dovrebbero esserci ulteriori operazioni, anche in altre regioni. Il campione statistico diventerà quindi più significativo rispetto ai 6.700 veicoli controllati in quelle due giornate.
Il 20 dicembre era toccato ad alcune province (si veda la tabella a fianco) di Veneto, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il 31 gennaio nel mirino, c’erano ancora cinque regioni, con il Veneto sostituito dall’Abruzzo. In totale, le percentuali più alte di mezzi non in regola – anche doppie rispetto alla media nazionale – si sono viste in Abruzzo (18,5%, ma in una sola giornata di controlli), Sicilia Orientale (14%), Calabria (13%) e Campania (10%). Molto meglio è andata in Puglia (2,7%) e Veneto (3,8% la quota di veicoli scoperti rilevata il 20 dicembre), Sicilia Occidentale (4,3%) e, soprattutto, Lazio (dove non si è arrivati al 2%).

Le differenze territoriali sono forse amplificate dal fatto che i numeri assoluti non sono alti e quindi può bastare poco per far variare di molto le percentuali. Conta poi il modo di operare delle singole pattuglie: nonostante una direttiva uniforme sulla scelta dei veicoli da controllare, influisce anche l’intuito degli agenti nello scegliere chi fermare. In totale, sono stati colti a circolare scoperti 455 veicoli, mentre i documenti assicurativi falsificati o alterati (per esempio, ritoccando la data di scadenza) sono stati 21. La sensazione è che il loro numero stia diminuendo, perché la pressione delle forze dell’ordine è aumentata e ora i falsi vengono smascherati più facilmente, per cui si rischia troppo (e le sanzioni sono penali). Operazioni del genere richiedono però la mobilitazione di tanti agenti in rapporto agli organici ridotti della Stradale (meno di 12mila persone) e anche per questo il Dl 1/12 ha previsto la possibilità di utilizzare gli attuali apparecchi di controllo automatico delle infrazioni per accertare anche la circolazione senza Rca. Ciò presuppone un collegamento in tempo reale con la banca dati delle polizze attive, tenuta dall’Ania, che però non è aggiornata in tempo reale: ci sono circa 20 giorni di arretrato, meglio del passato ma ancora insufficienti per dare affidabilità al sistema. Si sta lavorando per arrivare nei prossimi mesi al minimo ritardo possibile, cioè due giorni.
Ma c’è anche un problema giuridico: se la verifica della polizza non avviene immediatamente, il sistema conserva l’immagine di ogni veicolo che ha fotografato, in attesa del riscontro che può determinare se era assicurato. Ma per le norme sulla privacy dovrebbero essere conservate solo le immagini che documentano un’infrazione già accertata (come per esempio l’eccesso di velocità). Si vedrà se il ministero delle Infrastrutture scioglierà il nodo.
(fonte: Sole 24ore)

COMMENTO: Si conferma ciò che scrivevo già anni fa: che non solo nel Meridione e tra gli immigrati si estendeva l’illegatità della circolazione senza assicurazione RC, o con tagliando fasullo, ma causa crisi il fenomeno si sarebbe allargato a macchia d’olio. Troppo facile essere profeti in questa Italia da dimenticare.

Pubblicato 22 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Buone Notizie, C'eran una volta l'Italia

L’auto elettrica adesso convince: 200 chilometri con un «pieno»   Leave a comment

Auto elettrica: il futuro è lì, azzarda l’Enel. Che promette (e lancia) qualcosa che va ben oltre le ruote spinte dagli elettroni. «Immaginatevi un mondo non troppo lontano nel quale il nostro veicolo elettrico immagazzina energia quando conviene di più per poi restituirla in rete, addirittura venderla alla rete pubblica, in un altro momento» azzarda Livio Gallo, il capo delle infrastrutture Enel. L’occasione, in effetti, è di quelle che fanno traguardare il futuro che incuriosisce.

Enel e Renault (peccato che nei veicoli elettrici le industrie estere giochino la parte del leone) lanciano una nuova super-colonnina di ricarica che è il perno di un intero sistema votato alla mobilità elettrica: automobili (nuovissima è la Renault Zoe che fa davvero concorrenza ad una “normale” berlina di 4 metri anche nella percorrenza, oltre 200 chilometri con una ricarica), formule contrattuali e logistiche che prevedono tariffe a forfait per ricaricare il veicolo sia a casa che dalle colonnine pubbliche, soluzioni tecnologiche che consentono di fare un “quasi-pieno” anche in mezz’ora, il tempo di un pasto o di un giro al supermercato.

A chi conviene
Conviene al cittadino? Domani certamente sì, soprattutto se pensiamo alla suggestiva ma un po’ futuribile possibilità dipinta da Gallo, che ha presentato l’iniziativa insieme al presidente di Renault Italia Jaques Bousquet, di dotarci di un “polmone” energetico semovente. Oggi? Forse. Tutto dipende da come e quanto usiamo il nostro mezzo elettrico con le nuove formule proposte da Enel e Renault, ma che sono destinate evidentemente a fare da apripista a altre accoppiate tra gestori e produttori.
Intanto i due partner propongono qualcosa di evolutivo rispetto alle formule già lanciate da Enel ad esempio con Smart. La ZoE Renault costa circa 22mila euro, a cui bisogna aggiungere 79 euro al mese per il noleggio della batteria (buona soluzione, visto che costa molto e si deteriora nel tempo) e altri 80 euro circa al mese per il contratto di fornitura a forfait che ci consente di ricaricare nel garage di casa in 9 ore (con l’apposita presa installata dall’Enel con un contributo iniziale commisurato a quanto è complicata l’installazione) ma che comprende anche l’accesso “libero” alla ricarica dalle colonnine pubbliche che l’Enel garantisce di avere intanto installato, con accordi di partnership locali, in numerosi esemplari in tutti i capoluoghi di provincia.
Diciamo che già oggi il gioco potrebbe convenire (considerando il vantaggio dell’elettricità rispetto al carburante) per chi fa più di 10-12mila chilometri l’anno. Ma attenzione a informarvi bene sulla dislocazione dei punti di ricarica pubblici.

Funziona così
I più appassionati delle particolarità tecniche sappiano che le soluzioni di ricarica del nuovo sistema Enel sono ufficialmente 3, più una “ufficiosa”. La “box station” nel nostro garage ricarica con una potenza di 3 kilowatt appunto in 9 ore, la soluzione intermedia “pole station” a 22 kilowatt consente una ricarica in circa 3 ore mentre la “fast recharge” a 43 Kw carica all’85% in appena mezz’ora partendo da zero. A tutte queste soluzioni di ricarica, a cui si aggiunge la possibilità “di emergenza” e non ufficiale di ricaricare in maniera super-lenta anche da una normale presa di corrente domestica, si accede con una smart card personalizzata che riconosce il cliente e consente di gestire una serie di prestazioni davvero mirabolanti.
Con il controllo telematico, anche via Internet oppure direttamemnte dal display multifunzione dell’auto, il gestore può “vedere” e amministrare tutto mentre il cliente può ad esempio disporre non solo l’inizio e la fine della ricarica ma anche l’accensione in anticipo dell’aria condizionata.
Ci pensa intanto la nuova ZoE a farci vedere cosa sarà il futuro dell’auto elettrica. L’autonomia record (che sicuramente sarà presto battuto) è consentita dall’efficienza complessiva e dal sistema di recupero dell’energia in frenata, ben aiutato da speciali pneumatici a basso attrito. L’estetica è volutamente “normale”. Si potrà comprare (ma prima conviene provarla) dalla prossima primavera. (fonte: Sole 24ore)

Pubblicato 20 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Buone Notizie, Trazione Elettrica

Ancora il sogno di Hitler   Leave a comment

Il Cipe ha anche approvato il progetto preliminare delle due tratte Napoli-Cancello e Cancello-Frasso Telesino dell’itinerario ferroviario Napoli-Bari dal costo complessivo di 1.543 milioni. L’approvazione dà «tempestiva attuazione» al Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) sottoscritto il 2 agosto 2012 tra le Società Ferrovie dello Stato italiane e Rete ferroviaria Italiana, il ministro per la Coesione territoriale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, le Regioni Campania, Puglia e Basilicata. La Napoli-Bari è l’opera in assoluto prioritaria per le ferrovie del Mezzogiorno, finanziata con i fondi strutturali europei.

COMMENTO: Chiaro che la massoneria che fece l’unità d’Italia ora vuole l’unità d’Europa. la tav Napoli Bari non serve a niente solo portare gente nella capitale nel tentativo di accentrare il più possibile le competenze. per questo vogliono accelerare il più possibile le ‘grandi opere’. Realizzare il grande sogno di Hitler di unire l’Europa  con le ferrovie. Incredibile che si ponga la tratta veloce Napoli Bari come prioritaria mentre nel sud ci sono chiusi centinaia di km di linee solo negli ultimi anni. La Avellino Rocchetta su tutte. Inoltre la ferrovia Jonica che langue poichè ha il demerito di non andare verso Roma, dal 1 marzo 2013 1/5 dei treni siciliani saranno tagliati senza che nessuno muova obiezione. Ma ci sarà da ridere come gentaglia come Beppe Grillo che si oppone alla Torino Lione, concepita nell’ottica del supersdtato europeo, starà zitto sull’altrettanto inutile Napoli Bari. Dimostrando che lui serve solo ad accalappiare voti e gestire il malcontento.

Metrobus, ecco le tariffe di ticket e abbonamenti   1 comment

Quanto costerà attraversare la città in carrozza? Quanto attraversarla in autobus. Dopo mesi di dibattito e di prove di equilibrio economico, la Loggia ha infatti scelto di mantenere bloccati abbonamenti e tariffe in vigore. Tradotto in pratica tanto il biglietto, quanto l’abbonamento e il carnet che si acquisteranno dall’entrata in vigore del Metrobus in avanti (e che costeranno come quelli attualmente in vendita per il solo tragitto sul bus) saranno validi per viaggiare su tutta la rete del trasporto pubblico locale: autobus e metropolitana.

A sancirlo ufficialmente sarà la riunione di Giunta di lunedì, dove sarà discusso l’atteso Contratto dei servizi, un documento che si articola in quattro capitoli chiave: le tariffe cittadine e quelle per i Comuni limitrofi, già definite; le cosiddette «tariffe integrate» (le stesse che vedono al centro, ad esempio, i pullman Sia e Saia), su cui Comune e Provincia devono ancora trovare un’intesa e il nodo parcheggi.

LE TARIFFE CITTADINE. Barra ferma dalla Loggia sui prezzi in vigore in città. Non solo il costo della singola corsa costerà 1,20 euro – come anticipato nelle linee guida già approvate – ma a restare bloccato sarà pure l’intero ventaglio di opportunità: dall’abbonamento annuale studenti (252 euro) a quello settimanale (13,80 euro), passando per il carnet da dieci viaggi (11,40 euro). I ticket potranno essere utilizzati, insomma, nell’arco temporale di validità (per la corsa singola 75 minuti) senza alcuna limitazione nel numero di viaggi e passando tranquillamente dall’autobus al metrò.

I COMUNI LIMITROFI (Gussago, Collebeato, Cellatica, Concesio, Bovezzo, Nave, Caino, Botticino, Rezzato, Borgosatollo, Poncarale, Flero, Castel Mella, Roncadelle). Come funziona per chi ha un abbonamento per la cosiddetta «zona 1 e 2», vale a dire per l’intera rete? Allo stesso modo: tariffe bloccate anche per i ticket che, già attualmente, consentono di sfruttare la rete del trasporto comunale e insieme quella dell’hinterland. Il biglietto ordinario, in questo caso valido 90 minuti, costerà sempre 1,60 euro. Ma oltre che per salire a bordo del bus sarà valido anche per viaggiare in metropolitana.

I BIGLIETTI INTEGRATI. Sul fronte «biglietti integrati» il nodo resta ancora tutto da sciogliere. Loggia e Broletto hanno formulato le rispettive proposte, ma una decisione non è ancora stata presa. Il confronto fra il vicesindaco della città, Fabio Rolfi, e l’assessore provinciale ai Trasporti, Corrado Ghirardelli, è cioè avviato da tempo e ora tutto si gioca sull’equilibrio economico legato a doppio filo al rimborso chilometrico. Un nodo, questo, che non è detto che verrà sciolto contestualmente all’entrata in vigore della metropolitana.

I PARCHEGGI. Nei quattro parcheggi scambiatori (tanto nei due in struttura, Casazza e Sant’Eufemia, quanto nei due in superficie, Prealpino e Poliambulanza) non sarà possibile utilizzare la «Park city», ossia lo sconto del 50% riservato ai residenti nel capoluogo. Perché? Perché la sosta sarà ancora più vantaggiosa. Le tariffe vere e proprie («si parla di qualche centesimo di euro» fanno sapere gli assessori) saranno definite entro la fine del mese. Quel che è certo è che gli utenti potranno scegliere tra due ticket differenti: quello che consentirà l’uso del solo posteggio, oppure quello che – con un’integrazione tariffaria di poco superiore al costo del ticket ordinario del metrò, pari a 1,20 euro – consentirà anche di salire a bordo del Metrobus. In questo caso, il termometro tariffario varierà a seconda della lunghezza della sosta: sarà progressivo fino alle quattro ore, mentre dalla quinta ora in poi si pagherà un forfait.

Nuri Fatolahzadeh

Pubblicato 16 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Buone Notizie

Auto ecologiche, corsa ai bonus dal 14 marzo   Leave a comment

Partiranno il 14 marzo i nuovi incentivi auto, limitati agli esemplari elettrici, ibridi o a gas: è stato finalmente pubblicato il decreto attuativo del ministero dello Sviluppo, atteso dallo scorso agosto e la legge istitutiva delle agevolazioni (la conversione del decreto sviluppo, Dl 83/12) prevedeva l’avvio dell’operazione al trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore del Dm.
Saranno incentivi molto diversi da quelli cui siamo abituati: le risorse sono limitate e si stima che basteranno all’acquisto di appena 25mila veicoli (non soltanto autovetture) e per non rimanere esclusi sarà determinante prenotare al più presto possibile.
Per prenotare occorrerà prima firmare il contratto d’acquisto. La prenotazione sarà effettuata a cura del venditore, sul sito web predisposto dal ministero: http://www.bec.mise.gov.it. (Fonte: Sole 24ore)

COMMENTO: Naturalmente si tratta di un trucco per non danneggiare il consumo di petrolio ed i petrolieri americani per i quali il governo tecnico Monti lavora insieme a Grillo, Renzi, Fini, Squinzi, radicali e il resto della sbobba globalista. e molti altri.
Se potete, il mio consiglio è quello di acquistare un’auto solo elettrica che potete ricaricare comodamente dal vostro garage senza l’incombenza di cercare un distributore di benzina o gas che costa tempo e carburante. Vero che i veicoli solo elettrici hanno minore autonomia ma li potete ricaricare ovunque. Se per esempio, vi recate a visitare un vostro prozio che abita lontano, mentre siete a casa sua, potete portarvi il cavo e ricaricare le batterie per il ritorno. Gli ibridi, secondo me, sono una fregatura perchè avete due apparati a cui fare manutenzione.

Pubblicato 12 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Buone Notizie, Trazione Elettrica

Expò 2015 si terrà o no?   Leave a comment

Nuovo metrò a Milano, domenica apre la prima tratta della Linea 5. Pisapia: «Pronta per l’Expo»
«Ce la faremo per l’Expo». Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, è ottimista sul proseguo dei lavori della linea del metro 5, “la lilla” la cui prima tratta aprirà al servizio viaggiatori domenica 10 febbraio alle ore 11.Nel frattempo, i milanesi si ritroveranno tra pochi giorni a disposizione sette nuove stazioni del metrò, da Zara (con corrispondenza con la linea 3 “gialla”) a Bignami, alla…

COMMENTO: E’ una buona notizia naturalmente, ma molto probabilmente l’Expo milanese non si svolgerà mai in quanto la situazione italiana è destinata peggiorare inesorabilmente dopo le imminenti elezioni  e chissà forse ancora si voterà nella tarda primavera 2013.
Il compito delle “riforme” (costituzionali), auspicate da Mario Monti, è quello di destrutturare lo stato italiano all’interno del superstato europeo nazista in fase di costruzione. Siamo in pieno collasso dell’economia italiana al quale nessuno porrà rimedio, il cui scopo è quello di affamare il popolo in modo da costringerlo ad accettare le “riforme” ossia: eliminazione di ogni autonomia locale/nazionale, l’inglese come lingua principale, l’ammorbamento di pensioni, sanità, scuola pubblica, la banda larga in cui la “rete” è il villaggio globale, quindi totale dissolvimento delle frontiere per uomini e merci, diritto d’immigrazione, diritti dei gay, droga libera, guerre umanitarie a loro volta imbastite per destrutturare Africa e Asia onde generare ondate migratorie verso l’Europa.

Giuliano Pisapia sta facendo in pieno gli interessi mondialisti, in fondo i suoiprimi provvedimenti da sindaco meneghino sono stati scuola e sanità gratis per immigrati clandestini e zingari. Da quando Monti è al governo non si fanno espulsioni di clandestini e respingimenti, mentrte per cittadini milanesi e italiani la tassazione è incrementata in modo cospicuo. A onor di cronaca, all’amministrazione milanese va riconosciuta l’Area C che a mio modo di vedere dovrebbe essere perfino allargata.
Al solito però, ‘sta gente fa le pentole senza i coperchi. Se l’Expo si terrà a Milano, e ne dubito, ritengo si svolgerà sulle macerie fumanti di un’Italia terminale.

Tragico schianto di Valentina, mamma 21enne   Leave a comment

Nel tragico schianto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato sulla Statale 45 Bis in territorio di Gavardo ha perso la vita Valentina Loda, una giovane di ventuno anni che stava rientrando a casa a Vobarno dopo aver trascorso la serata con gli amici ad ascoltare musica in un locale. Valentina abitava con la madre e col figlioletto Thomas di soli tre anni e oggi tutta Vobarno piange per la perdita della giovanissima ragazza.

L’incidente è avvenuto in prossimità dello svincolo di Gavardo. Mancava una manciata di minuti alle 4.30, nella notte fra venerdì e sabato, e in quel momento Valentina stava percorrendo la Statale alla guida della sua Fiat Punto in direzione di Salò. La dinamica esatta dell’incidente è al vaglio degli agenti della Polizia stradale di Salò, intervenuti sul posto con un paio di pattuglie per i rilievi. Stando ai primi accertamenti ad invadere l’opposta corsia di marcia è stata l’utilitaria, che ha avuto la sfortuna di incontrare sulla sua traiettoria il bilico Scania di una ditta di Rovereto che scendeva dalla parte opposta.

L’autista 47enne del mezzo pesante, uscito illeso dall’incidente, nulla ha potuto fare per evitare l’impatto, che è stato violentissimo e frontale. Il camion, al quale l’urto ha divelto la ruota anteriore sinistra, si è fermato piegato su se stesso. L’auto invece è rimbalzata all’indietro e sulla sua destra, finendo la corsa sul bordo della corsia di accelerazione utilizzata da chi si immette da Gavardo per andare verso Salò.

Sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato veloci i volontari dell’Anc da Roè Volciano ed un’auto medicalizzata. Per estrarre il corpo della ragazza dai rottami dell’auto si è reso necessario un lungo intervento da parte dei Vigili del Fuoco, giunti sul posto dal distaccamento di Salò. Purtroppo è stato tutto inutile, la giovane donna non è sopravvissuta allo schianto.

La salma di Valentina Loda è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale di Gavardo, domenica alle 17.30 si terrà la veglia di preghiera. Da lì si muoverà dopo le 14 di lunedì per raggiungere largo Donatori di Sangue a Vobarno, da dove partirà il corteo funebre che l’accompagnerà nel suo ultimo viaggio. Le esequie sono state fissate per le 14.30: i funerali saranno celebrati nella chiesa parrocchiale vobarnese dedicata a Santa Maria Assunta.

COMMENTO: Questa ragazza cosa ci faceva in giro alle 4 e mezza di notte madre di un bimbo di tre anni? Hanno abituato la gente che è normale e giusto fare sempre l’alba, bisogna essere ‘trasgressivi’, che l’auto è sicura e che se succede qualcosa è colpa della pioggia o della nebbia o dell’asfalto o della ‘casta’. Tragica dittatura dei petrolieri.
Il piccolo Thomas intanto cerca la mamma e si chiede perchè lo abbia abbandonato. Mi viene in mente una gag del comico Antonio Albanese nel suo spettacolo ‘Giù al Nord’. Lui deride quei settentrionale che per sentirsi ‘internazioneli, ‘americani’ chiamano i loro figli Nicholas, Thomas, Giuseppes… Peccato.

Una storia triste di mezz’inverno   1 comment

Si getta sotto treno, morta con cagnolino E’ accaduto a Reggio Calabria, vittima una donna di 40 anni

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 2 FEB – Una donna di 40 anni, della quale non sono state rese note le generalita’, si sarebbe suicidata gettandosi sotto un treno in transito a Reggio Calabria. Il fatto e’ accaduto nei pressi della stazione ferroviaria di Catona alla periferia nord della citta’. Assieme alla donna, che era sposata e viveva nella zona, e’ morto anche il suo cagnolino. Sul luogo del suicidio e’ intervenuta la Polfer che ha avviato gli accertamenti per appurare la dinamica dei fatti.

Pubblicato 2 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Treno per Tutti

Paura a Fiumicino, aereo finisce fuori pista: 2 feriti in codice rosso   Leave a comment

Roma – (Adnkronos) – Paura all’aeroporto ‘Leonardo Da Vinci’ di Roma: un Atr72, proveniente da Pisa, è finito fuori pista in fase di atterraggio. A bordo 46 persone. I due feriti, trasportati all’ospedale San Camillo, non sono in pericolo di vita. Ancora incerte le cause dell’incidente.

COMMENTO: Assurdo che per viaggiare tra due città così vicine si debba impiegare l’aeroplano. Possibile che non esistano relazioni con treni ad assetto variabile? Via direttrice tirrenica? O con la TAV via Firenze?
Perchè poi Alitalia delega queste tratte a compagnie rumene coma la Carpatair basata nientepopodimenoche a Timiscioara?

Pubblicato 2 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Lamentazioni Ferrate

Polizze tarocche, 250 a Brescia   Leave a comment

Sono quasi 700 le polizze stipulate tra Lombardia ed Emilia e po “girate” in Campania, in modo da poter pagare un terzo del premio previsto, e che hanno portato all’emissione di quattro ordini di custodia cautelare da parte della magistratura di Cremona.
Di queste, 278 sono state stipulate proprio a Cremona, 250 a Brescia e 300 a Parma.
Centinaia di polizze acquistate dal Consorzio Autotrasportatori Italiani con documentazione falsa che attestava la residenza dell’assicurato al Nord il quale, invece, era residente in Campania dove il premi sono anche di tre volte superiori.

Pubblicato 2 febbraio 2013 da Albino Galuppini in Soldi Buttati, Tototruffa