Archivio per agosto 2011

Cancellare la Brebemi   9 comments

La cementificatissima Lombardia non ha bisogno della Brebemi. A breve i cittadini lombardi e bresciani non avranno più i denari per mettersi al volante della loro auto. Ne avranno un impiego garantito, che grazie alla modifica dell’articolo 18 (dello statuto dei lavoratori) sarà a pannaggio dei “giargianesi” che Maroni (su ordine della Clinton)  sta incistando, con tanto di corsi di italiano, perfino nelle vallette montane. I quali potranno essere sfruttati con contratti di apprendistato dagli “imprenditori competitivi” e a carico dei comuni per ogni loro altra esigenza.

A Chiari sono arrivate le prime lettere riguardanti gli espropri per la costruzione della TAV Treviglio Brescia (segmento della Milano Venezia). A inviarle il consorzio Cepav Due incaricato da RFI spa dell’esecuzione dell’opera. Nel solo territorio del comune di Chiari ben un milioni di metri quadri di terreno agricolo sono stati sacrificati alla vergognosissima autostrada cui si aggiungono una quantità inferiore per la ferrovia che corre affiancata alla grande opera stradale.
La TAV parte con 5 anni di ritardo (dovrebbe già essere funzionante) mentre l’autostrada, il cui progetto è posteriore, è “stranamente” invece già in costruzione da un paio d’anni.

Tuttavia, a dispetto del sostanziale incremento di popolazione residente, mi aspetto, a seguito del progressivo collasso dell’economia lombarda nel periodo 2012 – 2015, un calo del traffico pesante (camion, furgoni) anche del 15 – 20% e un calo del 5 – 10% del trasporto passeggeri privato (auto, moto). Perciò ritengo  la A4 tra Milano a Brescia (già a 4 corsie tra Bergamo e Milano, a 3 fino a Brescia) più che sufficiente contenere il traffico in deciso declino del prossimo quinquennio.

La Brebemi va cancellata, dunque, e sul tracciato si deve costruire la TAV Treviglio Brescia per risparmiare terreno. Alla Lombardia non servono nuove arterie stradali, neanche la “pedemontana” o “garibaldina” o che cavolo altro. Necessita  invece potenziare il servizio di trasporto pubblico metropolitano che serve Milano, il quadruplicamento appunto della ferrovia Milano Venezia, la riapertura della linea delle Ferrovie Nord Como Varese.

Anche per noi bresciani, che ci chiamano (giustamente) “i terroni del nord”,  è finita l’era del macchinone come status symbol, degli operai ignoranti con la Golf GTI da 40 milioni di lire che, ai tempi, equivalevano al prezzo di un bilocale. Ora quegli operai, se un bilocale non se lo sono comprato, sono divenuti tutti “flessibili” senza a possibilità ai accedere al mutuo neanche per un monolocale nel frattempo divenuto caro quanto a Parigi. Perciò anche nella nostra provincia il mercato del “nuovo” negli autoveicoli sta tracollando. Basta con gli smargiassi a 300 all’ora in tangenziale sud.
La regione e la provincia devono abbandonare le velleità d’asfalto per concentrare gli sforzi economici sul trasporto pubblico, efficiente, veloce a costo accettabile per la comunità.

Di Beppe in Vasco?   Leave a comment

Mi ha incuriosito l’”irruzione”  su Facebook di Vasco Rossi la nota rockstar emiliana.
Fin dall’inizio mi ha dato l’impressione di fare il gioco dei poteri forti come fu per Beppe Grillo. Un post del Blasco (Parole al vento…) sembra darne conferma.

Come ho scritto più volte il genovese è un agente della globalizzazione e dei petrolieri che controllano l’unica superpotenza rimasta. Basta vedere la sua idolatria per Obama, che si sta rivelando uno dei più grandi criminali della Storia (con la s maiuscola), o idolatria per la “rete” strumento di controllo e lavaggio del cervello più ancora della televisione.  Barrack Obama ha esteso le guerre da Irak e Afganistan a tutto il Medio Oriente, ha intenzione di americanizzare l’Europa, distruggendone l’identità, con decine di milioni di magrebini, ha regalato 800 miliardi di dollari pubblici alle banche strafallite e la sua riforma sanitarie sarà ben peggio di ciò che c’era prima di lui. Intanto decine di  milioni di americani continuano a navigare a casaccio in internet in cerca di risposte ai loro sintomi perchè non posseggoni i denari per rivolgersi a un medico.
Obama sarà accumunato nella storia a Napoleone e a Hitler.

Grillo ha postato contro le ferrovie, contro l’alta velocità, mai una volta contro le autostrade (invece chiedendo l’abolizione dei pedaggi), contro le tangenziali, gli ipermercati che propugnano il modello consumistico degli Stati Uniti. Andare la domenica in macchina a fare spesa e benzina, la nuova religione in un comandamento unico “consumo ergo sum”.

Si dice che l’autore di Vita spericolata sia affetto da malattia grave o meno, non lo so, rimane il fatto che Vasco ha sospettosamente cominciato a citare gli Stati Uniti come “esempio da seguire” nei quali, secondo lui, la polizia non crea posti di blocco solo per controllare il tasso alcolico dei conducenti ma unicamente per fermare criminali. Dovrebbe sapere questo signore che a Washington D.C., la sorvegliatissima capitale degli USA, il tasso degli omicidi su abitante credo sia 100 volte quello dell’”arretratissima” provincia di Modena in cui vi sono ancora l’associazionismo, il volontariato, la donazione di sangue, i piccoli comuni che aiutano gli anziani e solerti forze dell’ordine che fanno controlli su sospetti drogati e ubriachi prima che ammazzino qualche innocente con la macchina.

Il petrolio (come il consumo di droga) cala a causa della crisi, il mercato dell’auto fortunatamente frana, e i poteri forti calano i loro falsi rivoluzionari per cercate di stimolare l’uso dell’auto ed il consumo di benzina. Vasco parla di “governanti paternalisti”, i medesimi suppongo che tagliano prensioni e stato sociale per incrementare senza fine le spese militari atte ad ammazzare donne e bambini, ubriachi o meno, in Irak e Afghanistan (e a breve in Siria)?

Dopo la legge che dimezza i risarcimenti assicurativi per i sinistri, provvedimento vergognoso passato sotto silenzio, ora mi aspetto che l’obiettivo sarà quello della “tolleranza” per gli ubriachi inclusa il ritiro della patente abbreviato.  E per renderlo “giusto”, anzi “indispensabile”, le lobbie si servono dei falsi profeti. Non importa che gli ubriachi e i drogati mietano vittime ogni giorno. Importante è che incrementi il prezzo del petrolio.
Beppe Grillo (come altri italiani al servizio degli USA) si è fatto un “salvacondotto” comprando casa in Svizzera  (e il conto in banca?) dopo avere scritto che “chi evade le tasse è tre volte ladro” (in rima con ciò che disse il “compianto”  Padoa Schioppa “le tasse sono bellissime”). Che cosa farà il modenese?
Mi piacerebbe tanto sbagliarmi nella mia profezia su Vasco Rossi.

Pubblicato 14 agosto 2011 da Albino Galuppini in Dizionario Politichese-Italiano

Mercato auto: il crollo finalmente!   7 comments

Come da me annunciato nei mesi scorsi, il mercato dell’auto in Italia continua meravigliosamente a peggiorare. In luglio sono state immatricolate 137 mila automobili, il livello più basso nel mese  dal 1983, quando ne furono immatricolate 127 mila, ma giova ricordare che 28 anni fa i residenti nella penisola italiana erano una decina di milioni in meno.

Forse è la crisi, ma forse gli italiani si stanno rendendo conto di come sia folle vivere per l’automobile, fare debiti per il nuovo modello di una certa marca. Quando in fondo l’auto non è altro che un mezzo di trasporto mentre i petrolieri ce lo hanno trasformato in una specie di simbolo fallico per cui chi più ce l’ha piccolo più ambisce mettersi alla guida di un SUV gigante, assetato di carburante
I petrolieri hanno messo le mani avanti scatenando Notav, “grillini”,  falsi ambientalisti contro le ferrovie e l’antipolitica non è altro, secondo me, che il tentativo di togliere dal controllo dei cittadini le aziende municipalizzate, in particolare del trasporto, per ammorbare fino a chiudere il trasporto pubblico locale. Non è un caso neanche che Verdi, Legambiente, Greenpeace, perfino il CICAP smontano sistematicamente a ogni fonte di energia che non sia il petrolio. Pensateci bene.

Il terribile fenomeno degli incidenti stradali che ogni giorno spezza vite di ogni età e distrugge famiglie ed esistenze viene fatto passare cosa “normale” come l’alternanza tra giorno e notte. Quotidianamente quasi  il Giornale di Brescia contiene uno stillicidio dei sinistri sulle strade della provincia, spaventosi o meno, con storie crudelmente toccanti a riguardo delle persone coinvolte.

A Milano, come da me ampiamente anticipato, Giuliano Pisapia “il petroliere” ha immediatamente innalzato del 50% il costo del biglietto dei “mezzi” con il risultato che ai milanesi converrà l’uso del mezzo privato alimentato a petrolio. Sarà interessante vedere che novità per gli abbonamenti ma anche in quel caso mi aspetto niente di buono.  Il neosindaco di Milano appartiene a SEL (Sinistra, Ecologia, Libertà) il cui leader Nichi Vendola è stato “sdoganato” da Schwarzenegger governatore della California, stato in cui il traspoto pubblico, come nel resto degli USA, è ridotto al lumicino. E da quando è tornato, Vendola, folgorato sulla via di Washington, ha detto che non esistono più i “compagni” ma d’ora in poi saremo solamente “amici”.

Mi sta incuriosendo il “manifesto” Nove impegni per la crescita in nove punti proposto dal Sole 24 ore, giornale della Confindustria. Soprattutto dopo che al quotidiano  ha scritto una lettera Giorgio Napolitano uomo degli americani, dei poteri forti e di ogni altra paturnia elitaria di questo paese. I “Nove punti” di Confindustria sono sospettosamente quasi identici manifesto economico della loggia P2 Di Licio Gelli e al programma del Movimento 5 Stelle il che fa ben intuire la comunaza “oltre atlantica” di questo documento. In cui si fa un vago riferimento a “infrastrutture transnazionali” senza chiarezza.

A questo punto sospetto pure che il grave incendio di Roma Tiburtina e il deragliamento di Freccia d’Argento a Napoli siano “avvertimenti” ai politici che tra le “riforme indispensabili alla crescita” debba avere il sopravvento il rilancio delle grandi opere autostradali e il famigerato ponte sullo Stretto.
Se nei prossimi mesi il mercato dell’auto dovesse collassare definitivamente, e collasserà, ne vedremo delle belle!

Pubblicato 2 agosto 2011 da Albino Galuppini in Buone Notizie, C'eran una volta l'Italia