Civiltà dell’automobile   Leave a comment

TRAGEDIA A PIAMBORNO
Muore schiacciata dalla propria auto
Una ragazza di 35 anni è morta schiacciata dalla propria auto, che aveva parcheggiato in garage, a quanto pare senza il freno a mano in funzione. A Piamborno di Piancogno è tragedia.
L’incidente ha avuto luogo attorno alle 15.20. La donna, residente a Boario Terme, si trovava con i figli a casa della suocera. Aveva parcheggiato nella rimessa, ma l’auto si è mossa, schiacciandola contro la parete del garage.
Stando alle prime ricostruzioni, la donna sarebbe morta all’istante. Sul posto, per i rilievi, i Carabinieri di Breno. (Giornale di Brescia)

Pubblicato 3 gennaio 2016 da Albino Galuppini in Lamentazioni Ferrate

Da leggere in treno   Leave a comment


Il numero di dicembre 2015 della rivista Archeo Misteri Magazine ospita un mio articolo di 8 pagine intitolato “La congiura della Terra Piatta“. Oltre a illustrare i punti salienti della teoria secondo cui la Terra non sarebbe sferica, indico i motivi per i quali i poteri occulti nasconderebbero all’Umanità un segreto talmente immane. Il programma spaziale internazionale non sarebbe altro che una colossale saga hollywoodiana… pure illazioni, credete voi? Buona lettura!
Archeo Misteri Magazine - dicembre 2015

Pubblicato 28 dicembre 2015 da Albino Galuppini in Treno per Tutti

Tagliando assicurativo addio, il controllo passa dalla targa   Leave a comment

Dai parabrezza con il tempo spariranno le bustine plastificate: dal 18 ottobre non è infatti più obbligatorio esporre il tagliando dell’assicurazione. Il controllo della copertura si farà con la verifica della targa.
Cosa cambia per l’automobilista? Poco o nulla. Non dovrà più esporre il tagliando giallo sul parabrezza, e man mano anche le compagnie assicurative smetteranno di consegnarlo.
In auto, tuttavia, bisogna comunque tenere sempre il certificato di assicurazione. Cambia qualcosa per l’automobilista non assicurato, che viola così il Codice della strada: ai posti di blocco, oggi, le forze dell’ordine possono controllare se il numero di targa è nella banca dati dei veicoli assicurati della Motorizzazione civile. Si rischia una multa tra gli 840 ed i 3.300 euro, più il sequestro del veicolo.
Le targhe, intanto, vengono controllate anche da telecamere nelle Ztl e dai rilevatori di velocità: la sanzione non è immediata. Arriva a casa un invito a presentare entro 30 giorni i documenti assicurativi.
Si stima che, in quanto mezzi non assicurati, Brescia sia in linea con il Nord Italia: circa il 6% dei veicoli circola senza copertura assicurativa. La media nazionale è attorno al 10%: 4 milioni di mezzi sui quasi 41 che circolano sulle strade del Paese. (Giornale di Brescia)

Come da me abbondantemente previsto, la nuova normativa è stata studiata per premiare i furbi che non dovranno nemmeno più falsificare il tagliando da apporre obbligatoriamente sul parabrezza del veicolo.
Quindi i furbetti di ogni colore, razza e religione, (come garantito dalla costituzione) continueranno a farla franca.

Pubblicato 5 dicembre 2015 da Albino Galuppini in Tototruffa

Orario Trenord in vigore dal 1 novembre 2015 al 2016   Leave a comment

Dal sito di Trenord, ecco tutti gli orari in vigore dal 1 novembre scorso.

http://www.trenord.it/it/orari/scarica-orario-ferroviario.aspx

Pubblicato 1 dicembre 2015 da Albino Galuppini in Treno per Tutti

Arriva ItaloBus: Parma collegata alla Mediopadana   Leave a comment

La stazione di Parma sempre più hub intermodale con l’avvio, previsto domenica 13 dicembre, del nuovo servizio di Italobus che collega Parma con la stazione Mediopadana e con l’apertura del parcheggio della stazione da 223 posti. Ne hanno parlato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa , il sindaco Federico Pizzarotti, Isabella Tagliavini Amministratore Unico di Area Stazione Stu; Antonella Zivillica, direttore relazioni esterne di Italo e Mario Dinia responsabile sviluppo progetti di Ntv – Italo. Domenica 13 dicembre, infatti, segnerà l’ingresso di Parma nell’elenco delle destinazioni servite da Italo: tutto questo grazie a un innovativo progetto di intermodalità rotaia-gomma. Italo non sarà più solo treno: nasce infatti ItaloBus che collegherà Parma alla linea alta velocità di Reggio Emilia. Con un’unica soluzione di viaggio, acquistando un biglietto integrato, i passeggeri arrivano o partono direttamente dalla stazione di Parma con un ITALOBUS comodo e veloce e con orari che permettono di connettersi, a Reggio Emilia, con numerose coincidenze verso sud e verso nord.
Contestualmente all’avvio del nuovo servizio, come ha confermato Isabella Tagliavini, verrà aperto al pubblico il parcheggio di due piani presente nella stazione con 223 posti auto. Il parcheggio rappresenta un servizio funzionale anche a Italobus in quanto sarà aperto tutti i giorni dalle 4.30 del mattino alle 0.30 di notte in entrate, con la possibilità di ritiro dell’auto in qualsiasi momento. Il primo quarto d’ora di sosta sarà gratuito, la prima ora costerà 1.40 euro e le tariffe saranno simili a quelle praticate nel parcheggio del Duc. A vegliare sul parcheggio ci sarà un sistema di videosorveglianza che garantirà la sua assoluta sicurezza. Con l’inizio del nuovo anno, poi, sarà aperta anche la nuova Velostazione.
Il nuovo servizio di Italobus è stato accolto con particolare soddisfazione dal sindaco Federico Pizzarotti che ha parlato di un’opportunità importante di crescita per la città anche in termini di ricadute sul turismo.
Antonella Zivillica, direttore relazioni esterne di Italo, ha sottolineato che l’avvio del servizio di Italobus a Parma il 13 dicembre coincide con una serie di novità previste da Ntv come il raddoppio dei collegamenti da Reggio Emilia Av verso nord e verso sud: saranno 23. Inoltre sarà possibile raggiungere con Italo la stazione di Milano Centrale, di Torino Porta Nuova e la destinazione di Verona. Si tratta di un ampio carnet di proposte che vengono avvalorate anche grazie al nuovo servizio di Italobus.

Cosa c’è da sapere su ItaloBus

ITALOBUS mira ad agevolare il sistema di trasporto da e per Parma. Sono molte infatti le persone che per lavoro si spostano continuamente verso Milano, Torino, Roma e Napoli. La partenza dei bus targati Italo consentirà infatti di rendere migliore l’esperienza di viaggio: si prenderà il bus direttamente nella stazione di Parma nelle pensiline dedicate alle linee extra-urbane e si potrà comodamente arrivare alla stazione di Reggio per poi salire sul treno (o viceversa si arriverà in treno fino a Reggio Emilia AV Mediopadana e da lì con i bus si potrà comodamente raggiungere Parma). Il progetto Italobus favorirà anche chi viaggia per turismo, offrendo collegamenti comodi e convenienti per visitare le bellezze della città come il Duomo il Battistero la Galleria Nazionale (ricca di opere di celebri artisti tra cui Parmigianino, il Guercino, Canaletto, Leonardo da Vinci, Correggio) ma anche per gustare le eccellenze enogastronomiche del territorio parmense.A disposizione dei passeggeri ci saranno ben 5 corse giornaliere (che diventeranno 6 la domenica) che collegheranno la stazione di Reggio Emilia AV a Parma, garantendo la presenza sul territorio in ogni fascia oraria: la prima corsa partirà alle 9:47, seguita da una alle 12:47, ce ne sarà un’altra nel primissimo pomeriggio alle 14:47 e poi ci si concentrerà nella serata con le ultime che partiranno rispettivamente alle 18:47, 19:47 e 21:47 (quest’ultima presente solo la domenica). Ogni bus impiegherà circa 40 minuti per il trasferimento. (Gazzetta di Parma)

Come il sottoscritto aveva abbondantemente preventivato, la stazione di Parma doveva essere la “mediopadana”. Questa storia del bus è una storia ridicola.
Uno fa prima a salire su un interregionale e prendere la AV da Bologna, se deve andare verso Sud. E sarebbe assurdo percorrere 30 km all’indietro per andare ad alta velocità verso Milano o Torino.
Il trasferimento in autobus fa perdere tutto il vantaggio nel tempo di percorrenza della TAV. Follia tutta italiana.
Ho già consigliato a NTV di fermare alla stazione di Parma anche a costo di aumentare decisamente i tempi di percorrenza uscendo a Fiorenzuola e rientrando a Parma sulla linea veloce.

Pubblicato 1 dicembre 2015 da Albino Galuppini in Soldi Buttati

Ferrovia Casale-Mortara: più vicina la riapertura   Leave a comment

Buone notizie a proposito della linea ferroviaria Casale Mortara. Dopo tre anni abbondanti di chiusura ufficiale e cinque di effettiva assenza di esercizio, pare più vicino il ritorno dei treni. La speranza era di farcela già per l’inizio del nuovo anno scolastico, ma, anche se così non è stato, l’amministrazione dei Casale non si dà per vinta. Positivi gli esiti di una riunione tra il sindaco Titti Palazzetti e l’assessore regionale Francesco Balocco, in cui quest’ultimo ha definito più vicino l’accordo con la Regione Lombardia. Si attendono anche novità a proposito della riapertura della linea Casale-Vercelli: la gara per gli interventi necessari alla riapertura potrebbe essere bandita all’inizio del 2017. La riapertura di anche una sola delle due linee significherebbe il ripristino del collegamento ferroviario tra Casale e Milano. ( http://www.zipnews.it/ )

Speriamo non si tratti di una bufala.

Pubblicato 26 settembre 2015 da Albino Galuppini in Buone Notizie

Parcheggi vuoti, terminal deserto. L’estate triste del D’Annunzio   Leave a comment

Segna un eloquente -54% il traffico passeggeri all’aeroporto bresciano Gabriele D’Annunzio di Montichiari. Nei primi sei mesi del 2015 sono state solo 5.127 le persone transitate dallo scalo della Bassa.
Quello che si presenta oggi è un panorama desolante: parcheggi vuoti, negozi chiusi, serrante abbassate. Non ci sono taxi e non ci sono autobus.
L’unica nota positiva arriva dal traffico merci: il D’Annunzio con le sue 40.600 tonnallate è il sesto aeroporto italiano.
Un vero peccato per una struttura che con 350 ettari di sedime aeroportuale e una pista di 3km avrebbe i numeri per un ruolo da protagonista nella logistica e nel trasporto persone.
Tutti i dettagli sull’edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, domenica 22 agosto 2015, scaricabile anche da qui

http://edicola.giornaledibrescia.it/giornalebrescia/includes/shop/list_products_smart.jsp?params=starter&testata=giornalebrescia&testata=giornalebrescia

Una delle tante “cattedrali nel deserto” che ci sono in Italia, anche a Nord.
Brescia non ha bisogno di un aeroporto, ma di collegamenti ferroviari con Montichiari e Castiglione delle Stiviere.
La TAV avvicinerà Brescia a Malpensa, dato che il Malpensa Express da anni parte anche da Milano Centrale. Poi per l’Expo non hanno fatto ciò che avevo auspicato: la velocizzazione del Malpensa Express attraverso l’adozione di convogli ad assetto variabile “tipo pendolino” per ridurre il tempo di percorrenza.

Pubblicato 23 agosto 2015 da Albino Galuppini in Soldi Buttati

“Disservizi continui, chiediamo un tavolo di confronto”

Dura nota congiunta di Andrea Bertolini (U.T.P.) e Matteo Casoni (Inorario): “Regione e Trenord vengano a Mantova o a Cremona”,
CREMONA – Dura presa di posizione congiunta dei rappresentanti dei pendolari cremonesi Andrea Bertolini (UTP) e Matteo Casoni (Inorario), in merito ai continui disagi cui sono costretti i viaggiatori sulla tratta ferroviaria Milano-Cremona-Mantova. “I continui disservizi che si stanno verificando sulla linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova – spiegano – impone agli scriventi di dimostrare il proprio dissenso ad ogni forma di conciliazione. Il 19 agosto è stata la volta di Marcaria dove i viaggiatori sono rimasti bloccati nella stazione per circa due ore in attesa che un bus li venisse a prelevare e portare a destinazione, per poi completare (si spera) la settimana con il disservizio del 20 agosto quando la stazione Centrale di Milano è andata in tilt per un guasto ad un treno ‘di altra impresa ferroviaria’ ed i pendolari sono stati costretti a raggiungere in metropolitana o con altri treni la stazione di Lambrate per poter prendere un treno diretto a Mantova, anche qui non sono mancati i ritardi oltre 40 minuti per il 33461 partito da Centrale alle 18:20. E’ venuto il tempo di confrontarci seriamente con Regione, Trenord ed enti locali, però non nelle riunioni ‘ammucchiate’ che la Regione è abituata a fare, ma bensì un tavolo a noi riservato da tenersi a Mantova o Cremona; non siamo disponibili ad andare a Milano poiché sono loro che devono raggiungerci essendo nel massimo torto. Se questi disservizi dovessero proseguire – conclude la nota – sia UTP che Inorario si riservano di inviare un esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di Pubblico servizio”.
“Letta la dura nota di Andrea Bertolini per U.T.P. (Associazione Utenti Trasporto Pubblico) e Matteo Casoni per il Comitato Inorario sui continui disservizi che si stanno verificando sulla linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova, come Amministrazione comunale – commenta l’assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini – condividiamo le posizioni espresse e chiederemo che la prossima riunione sul quadrante sud si tenga a Cremona. Da tempo abbiamo ripetutamente sollecitato l’attenzione dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte sul trasporto ferroviario locale, richiesta che ribadiremo con forza anche in occasione del dibattito sui collegamenti ferroviari che si terrà mercoledì 26 agosto, nell’ambito della festa del Partito Democratico, in programma a Crema, al quale interverrà come ospite anche l’Assessore regionale”.

(Fonte: http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/123248/-Disservizi-continui–chiediamo-un.html )

Purtroppo la situazione non farà che peggiorare. L’Italia è destinata a smantellare quasi tutto il trasporto pubblico in favore del trasporto su gomma (che esige petrolio) e aziende americane tipo Uber. Lo scrivo da anni.
Noi siamo una colonia dei petrolieri americani e non ci possiamo fare niente. Trenord è una azienda pubblica che obbedisce a queste logiche e a niente altro. Naturalmente i giornali di regime, questo non lo scrivono.

Lombardia, 50 milioni per trasporto: prima i treni   Leave a comment

Cremona. Sembrava una buona notizia quella dello stanziamento di 50 milioni di euro per la mobilità, che Regione Lombardia ha deciso nell’assestamento di bilancio. La necessità di riorganizzare treni e servizio ferroviario in tutta la regione e in particolare sulle tratte che interessano il territorio cremonese, con i collegamenti con Brescia, Milano, Treviglio martoriati da ritardi, soppressioni e guasti, non ha trovato tuttavia una risposta concreta. Niente di preciso è stato definito sullo stanziamento che potrebbe essere impiegato per finanziare tutt’altro. A specificare quest’importante dettaglio, il consigliere regionale del Pd, Agostino Alloni.
Solo ieri gli ultimi disservizi con ritardi anche sulla Brescia Cremona e di ritorno da Milano. Ora servirà un serio lavoro per cercare di dirottare i 50 milioni sul capitolo treni per ottenere qualche risultato, anche se poca speranza dà la recente bocciatura della mozione che chiedeva alla Regione manutenzione ordinaria e straordinaria dei convogli, per garantire viaggi decenti ai pendolari nei prossimi mesi. ( http://www.telecolor.net/ )

Purtroppo c’è poco da fare. L’Italia è un paese telecomandato dai petrolieri americani. ora che il prezzo del petrolio sta scendendo, stanno in ogni modo ammorbando il traporto pubblico affinchè la gente vada in macchina. Lo scrivo da diversi anni ormai.
I politici italioti da sempre sono al servizio di loro stessi, non certo del paese e la frittata è fatta.

Cottarelli: “Alzare le tariffe dei trasporti”   Leave a comment

I mezzi pubblici non sono certo il fiore all’occhiello dell’Italia. E la vicenda dell’Atac romana non è che un caso esemplificativo.
Eppure c’è chi vuole alzare (ancora) i biglietti di bus, tram e metro. È il consiglio che l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli dà al governo per razionalizzare le società partecipate.
“Ridurre la spesa non basta”, ha detto in un’intervista al Messaggero, “C’è anche un problema di tariffe troppo basse, in particolare nei trasporti. Questo problema va affrontato: se necessario si possono dare dei sussidi agli utenti a basso reddito, ma non è possibile mantenere dei prezzi che non coprono i costi”. Cottarelli ha detto anche di aver indicato un modo per tagliare le spese per 2-3 miliardi: “Solo una parte limitata, circa 300 milioni, deriva dalla riduzione dei consigli di amministrazione”, spiega, “Si tratta di chiudere le società in perdita, di far uscire gli enti pubblici da settori in cui non dovrebbero stare. E poi bisogna aggregare perché le dimensioni sono ancora troppo piccole”. (Il Giornale)

Questo signore, per conto degli Stati Uniti e dei loro petrolieri, ci viene adire che bisogna fare pagare i biglietti più salati.
Non ridurre la pletora di dirigenti e privilegi assortiti dei dipendenti delle aziende pubbliche di trasporto, non fare pagare il biglietto a zingari e clandestini. Se così fosse, costoro non avrebbero più le risorse per comprare l’Apple watch.
Purtroppo ci stanno distruggendo per americanizzarci e nessuno dice niente o fa qualcosa.
Poi, che la “spending review” (perchè non “revisione di spesa”?) sia una presa in giro lo dimostrano i 500 milioni di euro regalati ultimamente alla regione Sicilia senza battere ciglio. Ricordo solamente che, per risparmiare la miseria di 4 milioni di euro annui, il Piemonte ha chiuso 13 linee ferroviarie locali.